“La Versilia è bella, ma soprattutto è sempre avanti nei temi turistici e nell’accoglienza, anche per ciò che riguarda il tema del Sociale e la disabilità”.

La nota arriva dal consigliere della Lega Alessandro Santini:

“In Versilia non potrà e non dovrà mai accadere quanto avvenuto a Capodanno in un hotel nella Provincia di Frosinone, dove una comitiva di famiglie con figli con disturbi dello spettro autistico, è stata respinta dalla struttura che doveva accoglierli.
I ragazzi con neurodiversità non devono fare paura, non possono fare paura, perchè semplicemente sono ragazzi speciali!

Il mio appello, prima di tutto va all’Associazione Albergatori di Viareggio, ma si estende automaticamente anche alle Associazioni della Versilia e naturalmente alla politica tutta.
Mi faccio semplice portatore e megafono di quanto già si dice e si cerca di far sapere e conoscere, non faccio nulla di più e nulla di diverso: ma sarebbe molto bello che i media e le Amministrazioni Pubbliche si accorgessero che esistono esseri umani che vivono come fantasmi.

Una prova di questo è che purtroppo in Versilia non abbiamo ancora dei taxi predisposti per trasportare persone con disabilità, perchè mi chiedo?

Sarebbe altrettanto bello che questi ragazzi – “speciali” (perchè ci fanno capire in ogni modo quanto lo sono davvero), potessero frequentare hotel, ristoranti e stabilimenti balneari con i loro coetanei cosiddetti “normali”
So che i nostri albergatori sono molto sensibili al tema e in molti sono già preparati ed attrezzati per accogliere turisti ed ospiti portatori di handicap, ma dobbiamo fare un passo un più, dobbiamo aggiungere un nuovo importante tassello per ciò che è l’accoglienza turistica, anche per le persone con disturbi dello spettro autistico che in gergo si chiama “turismo accessibile” e che vale fino al 15% del fatturato di una azienda oltre a dare servizi e proposte necessarie alla comunità che li ospita.

La domanda che deve farci riflettere e che rigiro agli operatori di categoria è:

cosa accade in Versilia se in un hotel prenota una famiglia con un ragazzo autistico? E se a prenotare fosse un gruppo di ragazzi con neurodiversità?

Troppo spesso, si legge di casi in cui viene impedito loro l’accesso e vengono rifiutati allo stesso modo come si fa con certi animali domestici, adducendo scuse incompatibili con una società che si ritiene civile ed accogliente.
Spesso si tratta di ragazzi che fanno attività sportive psicocognitive con personale adeguato e preparato, quindi mai da soli e sempre accompagnati da familiari e coetanei.
È per questo motivo che dobbiamo iniziare a parlarne di più e seriamente: non solo gli albergatori devono essere pronti, ma anche il personale che lavora nelle strutture turistiche (alberghi, stabilimenti balneari, bar) deve essere preparato adeguatamente.
Una volta che la Versilia si porrà il problema e con grande maturità e serietà ne discuterà, sono certo allora che sarà ancora più grande e più bella. Sono altrettanto certo già da ora che i nostri operatori turistici, saranno come sempre all’altezza della situazione e sapranno stupire con la risposta e con l’interesse che dimostreranno per la soluzione di questa situazione.

Ricordatevi, sono dei ragazzi “speciali” e un motivo ci sarà, perchè come ci ha ricordato anche il nostro presidente Mattarella:
“Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”.

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